Ecco chi scende dopo il recupero tra l’Atalanta e il Torino, gara che i granata di Juric hanno pareggiatocon un rocambolesco 4-4

Resterà per un bel po’ nella memoria dei tifosi del Torino – fortunatamente tra i ricordi più o meno piacevoli, sicuramente scintillanti – la partita di Bergamo con i suoi otto gol stavolta equamente distribuiti, i suoi quattro rigori (equamente distribuiti pure quelli), lo spettacolo cui si è assistito dagli spalti o davanti alla tv. Una vendemmia piuttosto imprevedibile data la parsimonia di gol realizzati dalla squadra di Juric in trasferta (basti pensare che per la prima volta è andato in gol Sanabria e in una sola gara si sono segnati quasi la metà dei gol realizzati complessivamente nelle restanti 16 trasferte!) e la stitichezza con cui gli arbitri avevano concesso finora dei rigori a favore.

La gara, come prevedibile, è stata caratterizzata da duelli uno contro uno con due squadre schierate a
specchio che si sono sostanzialmente equivalse fino a quando l’ingresso di Pasalic tra gli orobici ha
sparigliato le carte. Alla fine comunque l’esito per i granata è stato il solito, bel gioco a viso aperto e buon approccio ma gol e punti regalati nel finale. La differenza è stata semmai nel divertimento, nei continui capovolgimenti di fronte, nelle rimonte e contro rimonte, nel rendersi conto del’importanza di Praet nel legare il gioco e della sua qualità nei metri decisivi nel fornire assist ma anche nello strappare palla agli avversari ed avviare l’azione vincente così come accaduto in occasione del rigore su Sanabria.
E così, dopo aver esaltato la crescita e la certezza dello stakanovista Lukic contro lo Spezia (confermate
anche contro i bergamaschi), le stesse parole di elogio ora sono per il belga che a differenza del serbo ha giocato troppo poco a causa di reiterati infortuni ma che quando c’è stato ha garantito sempre gol e punti.
In attesa dell’auspicabile riscatto di Praet, a destare più di qualche preoccupazione è semmai il dilemma
attorno alla paventata sostituzione di Bremer data l’importanza che riveste la fase difensiva con Juric, un dettaglio non proprio irrilevante per poter cullare ambizioni più importanti fra un anno ponendo come
termine di paragone questo campionato e non più gli ultimi tribolatissimi due precedenti.

Atalanta-Torino 4-4, il borsino: chi sale

PRAET fosse sempre questo ci sarebbe da clonarlo o quantomeno da preservarlo il più possibile data la
sua delicatezza muscolare. Determinante, mette lo zampino praticamente in tutti i gol granata, vede il gioco e valorizza i movimenti dei compagni al meglio.
SANABRIA stavolta oltre a propiziare un calcio di rigore, causa anche un’autorete e torna anche al gol (il
primo della stagione in trasferta!), certamente una partita da ricordare e da ripetere presto magari…
LUKIC non contento della prima in carriera, realizza la seconda doppietta consecutiva, seppur su rigore.
Per il resto si vede più in fase difensiva con buone chiusure eccetto quella che consente il 2-3 a Pasalic.

Atalanta-Torino 4-4, il borsino: gli stabili

BREMER ogni volta che fa una smorfia di dolore o si tocca un muscolo già si inizia a sudare freddo.
Nonostante i quattro gol ha disputato la solita partita attenta ed annullato Zapata, cosa ne sarebbe della difesa senza di lui l’anno prossimo?
RICCI partita ancora difficile per le sue corde, fa il possibile e intercetta quel che può a centrocampo ma si
vede che la sua è una partita di sofferenza in mediana e nel secondo tempo è sostituito.
ZIMA non gli si può imputare la colpa del rigore finale (semmai è più del regolamento). Il suo cliente
Muriel segna solo su rigore ma talvolta lo fa ammattire, tuttavia non perde la bussola.
SINGO gara da dottor Jekyll (in fase offensiva quando imbecca Praet e Sanabria, giocate che fruttano due
gol) e mister Hyde (in difesa quando è sovrastato da Muriel e soprattutto Zappacosta).
MILINKOVIC-SAVIC resta titolare per scelta (più per come usa i piedi), incassa quattro gol e non ha
nemmeno la possibilità di riscattarsi con una parata importante. Poteva fare meglio sul tiro di De Roon.
PJACA solo mezz’ora prima di uscire per un preoccupante trauma distorsivo al ginocchio sinistro proprio
quando sembrava stesse entrando in partita, andando incontro e svariando tanto.
AINA torna a giocare sulla sua corsia preferita, quella sinistra, e disputa una partita complessivamente
votata al contenimento. Tuttavia si addormenta sul calcio d’angolo non andando a contrastare De Roon che segna il 2-1 e si ripete nel s.t. (e stavolta gli va bene).

Atalanta-Torino 4-4, il borsino: chi scende

BREKALO si sapeva che non stesse attraversando un periodo di forma smagliante e Juric lo lascia in
panchina salvo richiamarlo al 30’ per sostituire a freddo Pjaca. Rimane freddo ed impalpabile fino alla fine
del match, sembra la controfigura del giocatore del girone d’andata.

Sasa Lukic
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ultimo aggiornamento: 29-04-2022


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poggiardo granata69
poggiardo granata69
2 anni fa

Aspettiamo a darci con la zappa suo piedi…certo Bremer è tanta roba,ma io sono fiducioso che cmq sia la difesa del prossimo campionato sarà ugualmente forte.

GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)

Premessa Bremer è un grandissimo Premessa inkulo mi sta sulle OO per i motivi che sappiamo tutti Detto ciò, però ricordo i pianti isterici che seguivano la fatidica frase : “senza nkoulou saranno 3 gol subii a partita” si, Bremer ci mancherà, ma Zima e Buongiorno avranno un anno in… Leggi il resto »

danieleferruccio
danieleferruccio
2 anni fa

” cosa ne sarebbe della difesa senza di lui l’anno prossimo?”

magari cosa ne SARA’ della difesa l’anno prossimo. Vi serve un correttore di bozze per caso? Dico sul serio.

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